Francesca Sassu: residenze d’artista al centro del Mar Mediterraneo

Oggi vi racconto di un progetto nato dalla mente di Francesca Sassu, imprenditrice culturale di base a Cagliari in Sardegna.
Francesca ha creato Nocefresca, un programma di residenza permanente per artisti visivi, designer, scrittori e professionisti creativi di tutto il mondo.
Ma cos’è una residenza d’artista? In pratica Nocefresca mette a disposizione dei locali per vivere da uno a sei mesi all’interno di un borgo rurale della Sardegna, sono dei veri e propri ritiri in cui l’artista dedica la maggior parte del suo tempo a cercare ispirazione e creare le sue opere, conoscere gli altri artisti ospiti e gli abitanti del paese.
Vivendo di fatto lo spirito del luogo appieno e potendo godere della pace e del buon cibo che offre il tipico stile di vita mediterraneo. Attualmente è Milis il paese adibito a residenza.
Quando penso alla Sardegna mi piace immaginarla come era in passato, snodo fondamentale delle rotte marittime del Mediterraneo, una vera e propria oasi di salvezza per i naviganti che potevano fermarsi a fare rifornimento sulla terra ferma.
E l’idea di Francesca mi porta un po’ a questo, rivedere l’isola come un punto centrale e non come periferico o remoto. Luogo di nutrimento e di vita.
Complimenti a Francesca e alla sua visione così delicata e nobile del mondo.

Qui sotto trovate una breve intervista per conoscerla meglio.

Chi sei e di cosa ti occupi?
Sono una ragazza, così ancora mi definisco e mi sento nonostante l’orologio mi richiami al nome di donna.
Sono anche un ibrido: tra rigore progettuale e creatività.
Faccio l’imprenditrice culturale con il desiderio di inserire la Sardegna nei circuiti internazionali della mobilità artistica.
Far sì che quest’isola diventi una tappa per tutti gli artisti che cercano nuovi stimoli in un ambiente mediterraneo e in un contesto a misura d’uomo.
Valorizzare i punti forti caratteristici di quest’isola, senza cercare di imitare e importare modelli non sostenibili in questi luoghi.
Vorrei farlo come impresa, dopo averlo fatto per dieci anni all’interno di enti pubblici e organizzazioni no profit.
Parallelamente alla mia attività imprenditoriale, mi occupo di supportare le organizzazioni culturali su vari fronti: dal fundraising alla progettazione, dal coordinamento alla comunicazione.
Come nasce la tua passione per l’arte?
Quando mi sono iscritta al Liceo Classico sono stata inserita in una sezione sperimentale di storia dell’arte. Inizialmente non ero felice di questo perchè alle scuole medie non avevo familiarizzato tanto con la materia “educazione artistica”. 
Ma grazie a un’insegnante che si chiama Maddalena Sotgiu, mi innamorai dell’arte. Non mi stancherò mai di ringraziarla perchè mi ha saputo dare un metodo di studio e di analisi, ma al contempo mi ha trasmesso una grande passione che dura ancora oggi.
Nocefresca si svolge nelle aree rurali, perchè hai scelto di creare lì il tuo progetto?
Per tantissimi motivi!
Nei miei 10 anni di esperienza precedente nella gestione di residenze artistiche, ho lavorato spessissimo nei piccoli comuni e ho sempre avuto enormi soddisfazioni come operatrice culturale, molto diverse da quelle che puoi trovare in una città.
In un piccolo borgo, la popolazione è ancora tanto curiosa, reattiva, partecipe: senti di aver fatto qualcosa di importante che ha un senso.
Talvolta in città ho ritrovato una fruizione della cultura più veloce e superficiale, data dall’enorme quantità di iniziative presenti.
L’altro motivo sono le mie origini rurali, da parte di mio padre. Ho sempre sentito molto forte il legame con la natura e con la terra e vorrei tenerlo vivo, trasmetterlo e condividerlo con altre persone.
Credo che per un artista che vive la sua quotidianità in una grande città, recuperare ritmi più umani e ritrovare un maggiore contatto con se stesso e con gli altri sia un aspetto fondamentale per sentirsi vivo, e quindi creativo.
Come descriveresti il posto in cui hai scelto di vivere? 
Cagliari è una città a dimensione umana e con un rapporto immediato con la natura. Io vivo a Villanova: un quartiere che è quasi un paesello: con strade pedonali, botteghe e vasi di piante ovunque. A un passo dal porto, dal mare, a un passo dal Castello Medievale, dalla storia.
E’ il giusto compromesso per chi come me ama sia il piccolo borgo che la vita di una grande città.
 
Cosa ti lega a questi luoghi?
La mia famiglia, i miei nipoti, i miei amici. La luce, gli orizzonti ampi e i panorami, il vento che porta con sè profumi e cambiamenti.
 

Grazie mille Francesca e speriamo di conoscerci presto dal vivo!

Se volete seguirla su Instagram questo è il suo profilo: @nocefresca